Criteri di Selezione per i Guanti Chirurgici e da Esame

I guanti monouso sono una delle forniture più rilevanti nell’ambito delle strutture ospedaliere. Tenendo conto dei vari dipartimenti, delle attività cliniche e di tutti i membri dello staff che necessitano di diversi tipi e misure di guanti, scegliere l’articolo giusto può essere davvero una sfida.

Grazie ai progressi compiuti dalla tecnologia, i guanti da esame e chirurgici sono caratterizzati da più aspetti e vantaggi di quanto fossero in passato. Medline desidera rendervi estremamente semplice quel processo di valutazione di tutte le opzioni presenti sul mercato che vi consentirà di scegliere correttamente guanto e materiale di composizione. Questa guida mette in evidenza le differenze esistenti fra le più diffuse tipologie di guanti, per darvi informazioni ed aiutarvi a prendere decisioni consapevoli.

Perché Utilizzare Guanti Privi di Acceleratori Chimici?

Un’elevata percentuale di professionisti sanitari presenta allergie alle mani correlate ai guanti. Studi clinici evidenziano come l’80% delle dermatiti allergiche da contatto sia dovuta ad allergeni chimici.1 

Un’allergia dovuta a sostanze chimiche allergizzanti è una reazione a specifici allergeni, come ad esempio gli acceleratori chimici utilizzati nei processi produttivi, sia dei guanti in lattice che sintetici.2 Scegliere un guanto privo di acceleratori chimici può aiutare a prevenire l’insorgenza di tali risposte immunitarie negli operatori.

I Guanti che presentano Acceleratori Possono Causare Reazioni Allergiche dovute a Sostanze Chimiche Allergizzanti

Dal punto di vista clinico un’allergia scatenata da allergeni chimici si presenta con cute arrossata, irritata, screpolata e pruriginosa, sia sopra che tutto intorno all’area di contatto. La risposta allergica inizia quando gli allergeni o antigeni, come i residui degli acceleratori chimici, vengono rilasciati dal guanto e penetrano nella pelle, scatenando la produzione di linfociti T specializzati nel loro riconoscimento.

Una ripetuta esposizione agli antigeni in soggetti allergici si traduce in una riattivazione dei linfociti T specificatamente sensibilizzati e scatena la risposta infiammatoria che provoca rossore e prurito della cute come sintomatologia.2

Come Prevenire le Allergie dovute a Sostanze Chimiche?

Esistono molte tecniche per identificare un’allergia correlata alle sostanze chimiche: il patch-test, test diagnostici per disfunzioni dermatologiche, test cutanei ed analisi del sangue. Una volta determinata come causa scatenante l’allergia alle sostanze chimiche, è necessario intervenire per prima cosa evitando del tutto o minimizzando l’esposizione all’allergene. Sono inoltre disponibili farmaci e creme idratanti che possono alleviare i sintomi.

Lo sapevate?

delle dermatiti allergiche da contatto associate ai guanti segnalate è attribuito ad acceleratori chimici.5

di 954 intervistati al congresso AORN ha indicato che il personale ha continuato ad avere problemi di allergia anche quando è passato a guanti senza lattice di gomma naturale.9


Quali sono i Diversi Tipi di Acceleratori?

Gli acceleratori sono le sostanze chimiche utilizzate nei processi manifatturieri dei guanti per rendere il prodotto finito più resistente ed elastico. Alcuni dei più comuni acceleratori chimici utilizzati sono i tiuram mix, i ditiocarbammati, il 2-mercaptobenzotiazolo e la difeniliguanidina.

Sostanza chimica

Reazione

Caratteristica conferita al Guanto nel processo Produttivo

Tiuram mix o Tiurami

Responsabili per il 60% delle irritazioni cutanee correlate agli acceleratori, sono la causa principale dell’allergia provocata da sostanze chimiche. ³

L’agente universale per il processo di vulcanizzazione è lo zolfo. I Tiurami sono ultra acceleratori e rappresentano i principali acceleratori primari nel processo di indurimento a base di zolfo delle gomme a basso grado di insaturazione. Sono invece utilizzati come agenti vulcanizzanti in assenza di zolfo. La sostanza utilizzata nel processo di vulcanizzazione permette di raggiungere elevati livelli di durezza, che si traducono in una forte resistenza alla trazione, un minor allungamento a rottura, un maggior valore di rimbalzo (test della resilienza) ed una bassa resistenza allo strappo.Poiché le aziende manufatturiere sono in grado di produrre guanti contenenti notevoli quantità di tiurami, il costo complessivo si rivela conveniente.

Ditiocarbammati / Carbammati

Responsabili per il 30% delle irritazioni cutanee correlate agli acceleratori.3

I catalizzatori come i Ditiocarbammati sono largamente utilizzati come ultra acceleratori nei composti a base di lattice, una gomma naturale, poiché assorbono lo zolfo e facilitano la reticolazione. Trovano anche applicazione come acceleratori primari o secondari per la maggior parte dei composti a base di gomma essiccata e vulcanizzata tramite zolfo.4

Mercaptobenzotiazolo (MTB)

Responsabile fra l’1% ed il 5% delle irritazioni cutanee correlate agli acceleratori.3

L’MBT può essere utilizzato come acceleratore nel processo di vulcanizzazione delle gomme più comuni, contribuendo a conferire resistenza alla trazione. Affinché il suddetto processo vada a buon fine, è necessaria anche la presenza di acido stearico ed ossido di zinco. Questa sostanza è responsabile di un minor numero di casi di sensibilità da contatto.4

Difenilguanidina (DPG)

Secondo alcune recenti indagini, le reazioni allergiche nei confronti di questa sostanza chimica sono in aumento.3

La Difenilguanidina è utilizzata come agente gelificante secondario (o stabilizzatore di schiuma) nei processi produttivi di schiuma di silicone basati sull’esafluorosilicato di sodio. Non possiede azione catalizzatrice migliore del tiuram mix o dei ditiocarbammati, ma è caratterizzata da una più elevata stabilità, e contribuisce inoltre a conferire resistenza alla trazione. È utilizzata come agente complessante per intercettare ioni di metallo e basi organiche.5


Guanti Privi di Acceleratori

I guanti privi di acceleratori sono la soluzione all’aumento dei casi di allergia di tipo IV.6 Possono contribuire a far calare il numero dei professionisti sanitari interessati da irritazione cutanea non correlata al lattice. Grazie ad una vasta gamma di opzioni presenti sul mercato, scegliere di utilizzare i guanti privi di acceleratori permetterà a coloro che presentano allergie dovute a sostanze chimiche allergizzanti di continuare a lavorare in tutta sicurezza. Questo cambiamento ridurrà inoltre i costi legati alle cure e limiterà il ricorrere a personale esterno in caso lo staff ordinario non sia in grado di lavorare.

The Next Evolution in Surgical Gloves

1947

Primo guanto chirurgico contenente polvere, lattice in gomma naturale e acceleratori chimici.

1983

Primo guanto chirurgico privo di polvere, ma contenente lattice in gomma naturale e acceleratori chimici.

1990s

Primo guanto chirurgico privo di polvere e lattice in gomma naturale, ma contenente acceleratori.

2016

Medline introduce guanti chirurgici di nuova generazione non realizzati con polvere, lattice di gomma naturale e acceleratori chimici.

Perché Utilizzare Guanti Privi di Lattice?

Servirsi di guanti privi di lattice comporta molti benefici, sia per i pazienti e per lo staff, che per le strutture mediche ed il settore sanitario più in generale. Il lattice può causare vari stadi di reazioni allergiche, che vanno dalla congestione nasale o attacchi d’asma, fino allo shock anafilattico e, in casi molto rari, alla morte.1 Alcuni gruppi sociali sono particolarmente suscettibili, per cui risulta davvero opportuno utilizzare guanti privi di lattice in tutte le strutture sanitarie, eliminando così il problema nel suo complesso.

Valutazione delle Allergie

Sebbene i ‘prick test’ cutanei siano l’ideale per una valutazione della sensibilità, sono comunque dispendiosi in termini economici e di tempo.

Molti pazienti e membri dello staff non sono consapevoli di soffrire di un’allergia al lattice, e ciò rende estremamente difficoltoso mettere in campo una valutazione effettiva dei rischi.

Tenendo conto di questa considerazione, i professionisti sanitari potrebbero decidere di utilizzare guanti privi di lattice come misura precauzionale, basandosi in particolare sul presupposto che di solito le allergie al lattice si sviluppano nel corso del tempo, oppure insorgono in maniera repentina ed inaspettata.1

Impatto sulle Strutture Ospedaliere

Ogni volta che si verifica un episodio problematico inerente i guanti in lattice, ci sono ripercussioni sulla salute, sulla produttività e sull’aspetto economico. Gli operatori sanitari allergici al lattice sono con ogni probabilità costretti frequentemente a fare i conti con la propria cute disidratata, pruriginosa ed irritata; le condizioni in cui versano le loro mani, perciò, potrebbero essere così gravi da impedire loro di indossare i guanti e, dunque, di lavorare.

In caso di assenza dello staff ordinario, si deve ricorrere a personale provvisorio o esterno. Questa situazione porterebbe ad un rallentamento nella produttività e nell’efficienza della struttura ospedaliera, poiché i sostituti non hanno certamente dimestichezza con i turni, con i pazienti o con le linee di condotta.

Da un punto di vista finanziario, l’utilizzo dei guanti in lattice potrebbe sia costare all’ospedale fondi extra per le eventuali cure ed i farmaci (tipo le creme) destinati alle persone allergiche, sia far aumentare i contributi salariali da versare alle agenzie esterne.

Perché Utilizzare Guanti Privi di Lattice

Nel 2003 venne portato avanti un sondaggio nelle varie realtà del Sistema Sanitario Nazionale del Regno Unito, ed i risultati mostrarono come il 60% di tutte le strutture non avesse dato disposizioni per minimizzare o gestire il rischio di esposizione al lattice.2 Si può fare molto per migliorare questi dati, e sostituire i guanti in lattice con quelli che ne sono privi è davvero un primo passo semplice ed efficace, che, una volta compiuto, comporta vantaggi immediatamente visibili.

Utilizzando soltanto guanti privi di lattice, infatti, il costo dello stock inventariale può diminuire, poiché l’acquisto di un unico prodotto in gran quantità si rivela più economico che comprare articoli multipli.

Il numero di episodi negativi verificatisi nei reparti ‘latex-free’ è diminuito drasticamente subito dopo la semplice sostituzione dei guanti in lattice con quelli privi di tale componente.3 Questa riduzione comporta direttamente un minor costo per le cure destinate alle reazioni allergiche al lattice, e abbatte le uscite finanziarie relative al personale provvisorio o esterno.

L’utilizzo dei guanti privi di lattice è una scelta responsabile dal punto di vista clinico, economicamente vantaggiosa ed importante in termini di risparmio di tempo. Passare ai guanti privi di lattice permette sia ai pazienti di sentirsi ottimisti e sicuri durante le cure a loro rivolte, sia alla struttura medica di funzionare senza alcun problema. Si parla di reali priorità per i professionisti sanitari, per cui risulta ancora più opportuno trarre vantaggio da qualsiasi opportunità riesca a fare la differenza.

Perché Utilizzare Guanti Chirurgici Depolverati?

L’utilizzo di guanti polverati resta il più frequente all’interno di strutture ospedaliere e reparti chirurgici, non considerando l’enorme varietà di rischi, e l’appello di molte organizzazioni internazionali ad un cambiamento verso una fornitura non polverata. Ne consegue il verificarsi di una serie di situazioni evitabili a carico di pazienti e staff.

I risultati di studi diversi condotti in tutto il mondo hanno messo in evidenza un buon numero di problematiche. In alcuni stati queste osservazioni hanno portato ad un divieto assoluto dei guanti polverati. Esiste un’esaustiva letteratura diffusa a livello globale a supporto di come si possano portare avanti i cambiamenti. L’FDA (Food and Drug Administration) statunitense ha già vietato l’utilizzo di qualsiasi tipo di guanto polverato.1 Nel Regno Unito sono in vigore raccomandazioni governative e stilate dalle autorità sanitarie che contrastano l’uso dei guanti polverati.2

Sicurezza dello Staff

Lo stato di salute del personale è direttamente correlato al buon funzionamento della struttura ospedaliera. Il controllo delle infezioni è giustamente un aspetto fondamentale e di prioritaria entità nella cura dei pazienti, ma ci sono anche altre problematiche, come, ad esempio, le reazioni allergiche, che probabilmente non sono comprese appieno.

L’asma ed altre patologie respiratorie possono essere correlate all’utilizzo di guanti polverati, a causa della potenziale diffusione per via aerea della polvere. Anche la congiuntivite e le infiammazioni articolari sono molto comunemente associate all’uso di guanti polverati.3 

La secchezza della cute, che può aggravarsi o divenire Dermatite Irritativa da Contatto (DIC), 4 risulta difficile da gestire e trattare nel caso in cui i soggetti colpiti, come i professionisti sanitari, non si astengano dall’utilizzare i guanti polverati.

Prevenire la Trasmissione Microbica

Le preoccupazioni inerenti i guanti polverati si estendono anche alla correlazione fra l’utilizzo degli stessi e la chiusura delle ferite. La problematica nasce osservando come qualsiasi tipo di nastro adesivo chirurgico per la chiusura di una ferita tenda ad attaccarsi molto più facilmente alle mani dei medici che indossano guanti polverati piuttosto che non polverati

La polvere che riveste il guanto si lega con il sudore e con il muco, e questa caratteristica contribuisce in maniera sostanziale alla diffusione del rischio infettivo fra gli ambienti ospedalieri. Quando la polvere entra in contatto con l’attrezzatura e gli allestimenti, l’infezione microbica può iniziare a diffondersi, e risulta difficile da isolare. I guanti polverati sono realizzati con e contengono molte sostanze chimiche, che possono causare una reazione allergica e rendere più difficile la guarigione di condizioni pre-esistenti. Questa situazione condiziona la capacità dello staff medico di portare avanti il proprio lavoro ed i propri obblighi assistenziali nei confronti dei pazienti, e può contribuire a generare carenza di organico e relative problematiche di natura economica, come ad esempio i pagamenti per il personale delle agenzie esterne.

Il buon funzionamento degli ambienti clinici coincide con il soddisfare le esigenze dei pazienti e dello staff ospedaliero in modi efficienti e vantaggiosi dal punto di vista dei costi. Fornire una barriera sicura contro lo sporco e le infezioni, al pari di mantenere ad un livello minimo l’insorgenza delle reazioni allergiche, sono sfide superabili con successo, ma che richiedono investimenti e volontà di cambiamento. I guanti non polverati sono sicuramente in grado di influenzare entrambe le suddette sfide, con risultati immediati ed anche di più ampio respiro.5

Tecnica del Doppio Guanto

Il rischio di esposizione ad agenti patogeni veicolati per via ematica è una delle preoccupazioni maggiori che affligge i chirurghi e lo staff della sala operatoria. Sebbene spesso non rilevabili all’occhio umano, le micro perforazioni nei guanti chirurgici sono comunque di dimensioni tali da permettere il passaggio di carica microbica fra chi indossa il guanto ed il paziente, con conseguente insorgenza di infezioni

Un recente studio ha riportato come l’80% delle perforazioni a carico dei guanti chirurgici passi inosservata.¹ Un’altra osservazione valutava come fosse maggiore l’incidenza delle micro perforazioni quanto più a lungo si indossasse lo stesso guanto.

Un metodo efficacemente testato per ridurre questi rischi è il sistema di protezione a doppio guanto, in particolare con un sottoguanto di colore scuro.

Perché utilizzare la tecnica del Doppio Guanto?

Se un guanto singolo è in grado di proteggere chi lo indossa dalle infezioni veicolate per via ematica, nelle situazioni dove sono coinvolti aghi e strumenti appuntiti, dato l’elevato rischio di perforazione, è richiesta una maggiore protezione. Indossare due paia di guanti chirurgici, ovverosia aggiungere un altro strato protettivo, abbatte sensibilmente il rischio di contaminazione crociata.

VIDEO

Tecnica del Doppio Guanto

(in inglese)

In caso di perforazione, il guanto più interno risulta protetto da quello esterno. Uno studio portato avanti dall’associazione American College of Surgeons, ha evidenziato come la tecnica del doppio guanto, in caso di perforazione del guanto esterno³, riduce il rischio di esposizione al materiale ematico del paziente di una percentuale come l’87%.

Con tale tecnica, il numero delle perforazioni a carico del guanto più interno può essere significativamente ridotto, ed il chirurgo può identificare gli strappi ed i fori più rapidamente se si sceglie di utilizzare un sottoguanto scuro. Secondo uno studio clinico presente nella rivista dell’associazione AORN (The Association of periOperative Registered Nurses), utilizzando un sottoguanto di colore a contrasto con quello esterno, l’84% delle perforazioni viene identificato in un tempo medio di 22 secondi, mentre, in caso di guanto singolo, si assiste ad un riconoscimento dell’8% in 47 secondi.4

Come Funziona la Tecnica del Doppio Guanto?

Come primo strato di protezione si indossa un apposito sottoguanto di colore scuro, seguito da un guanto più esterno translucido o di colore chiaro.

Nell’eventualità che il guanto esterno si rompa durante la procedura chirurgica, il sangue e gli altri fluidi penetreranno fra i due strati protettivi, ed il colore verde scuro del sottoguanto, ben visibile, segnalerà come sia necessario sostituire entrambi i guanti.

Cambiare i guanti immediatamente dopo la perforazione, minimizza il rischio di trasmissione degli agenti patogeni fra chi li indossa ed il paziente.

Sebbene le combinazioni nella tecnica del doppio guanto siano spesso una scelta personale, si consiglia vivamente di utilizzare un sottoguanto di colore diverso da quello esterno, per individuare più velocemente il punto critico in caso di lacerazione del guanto.

 

La Tecnica del Doppio Guanto e le Procedure Chirurgiche

Molti chirurghi sono restii a servirsi della tecnica del doppio guanto poiché convinti che essa riduca la loro sensibilità tattile e, di conseguenza, la loro manualità. Uno studio condotto dall’associazione Royal College of Surgeons of England sulla tecnica del doppio guanto nelle procedure chirurgiche, mostra al contrario come non sussistano differenze significative a livello di tecnica nell’ipotesi che venga indossato un singolo o un doppio guanto. Questi risultati ci suggeriscono come il doppio guanto non alteri minimamente la manualità del chirurgo.

Riferimenti

1 Parte 1, Pagine 831 – 839. Disponibile all’indirizzo: www.jaad.org Articolo accessibile dal 17 Dicembre 2015.
2 https://www.henryschein.com/us-es/images/medical/PPE-Chemical-Allergy-Masquerade.pdf
3 http://latexallergyresources.org/sites/default/files/newsletter-attachments/The%20ALERT%20May%202012.pdf
4 http://www.nocil.com/Downloadfile/DTechnicalNote-Vulcanization-Dec10.pdf
5 http://www.chemicalland21.com/specialtychem/perchem/DIPHENYL%20GUANIDINE.htm
6 Gardner N. Accelerator free fact or fiction. Health & Safety International. Ottobre 2008. Disponibile all’indirizzo: www.shieldscientific.com Accessibile dal Dicembre 17, 2015.

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